Ne parla il dottor Mario Bortolato, Primario ortopedico, Consulente per la chirurgia vertebrale miniinvasiva
Conoscere i campanelli d’allarme che possono segnalare una patologia a carico della colonna vertebrale, permette di intervenire al pià presto con le cure più adeguate. Fra i più frequenti e facilmente riconoscibili, ci sono i dolori nella zona lombare che s irradiano ad una o ad entrambe le gambe che spesso segnalano, soprattutto quando persistenti, una sofferenza discale. Invece un dolore vertebrale persistente con rigidità tipicamente mattutina, in chi è in età avanzata e specialmente in chi ha eseguito attività lavorative usuranti, è il segnale di un’altra patologia oggi molto comune: la spondiloartrosi, malattia degenerativa cronica invalidante che colpisce sia le vertebre sia i dischi intervertebrali. Una particolare attenzione ad alcuni disturbi devono prestarla le donne in post menopausa, in quanto, durante questa fase della vita femminile, aumenta il rischio di osteoporosi vertebrale. è caratterizzata da una rarefazione ossea con conseguente fragilità delle vertebre che possono rompersi. Talvolta si tratta di un vero e proprio crollo vertebrale ed è riconoscibile da un dolore violento e è persistente più frequentemente lombare o dorso lombare. Infine quando compare il sintomo di claudicatio spinalis, cioè la difficoltà di camminare se non per pochi metri, a causa della comparsa di forti dolori e formicolii a carico della regione lombosacrale e di uno od entrambi gli arti, si tratta verosimilmente di stenosi del canale vertebrale, ovvero del estringimento del canale vertebrale lombare ad uno o più livelli, spesso causato dalla discoartrosi lombare.